Progetto Gemma

Servizio di adozione prenatale a distanza.

Il Progetto si propone di aiutare madri in difficoltà, incerte nell’affrontare una nuova gravidanza a volte indesiderata.

Il nome richiama una gemma (il bambino) che la mamma in attesa nasconde nel suo grembo. La gemma non andrà perduta se qualcuno sarà vicino alla mamma. Progetto Gemma è un segno tangibile di presenza e di aiuto concreto, nonché una prima risposta per dare coraggio alle mamme.

 

“Adotta una mamma – salvi il suo bambino”

Progetto Gemma offre ad una mamma un sostegno economico che le può consentire di portare a termine con serenità il periodo di gestazione, accompagnandola nel primo anno di vita del bambino.

E’ un’idea in più per collaborare con gli oltre 331 Centri di Aiuto alla Vita (CAV) che offrono in tutta Italia accoglienza e sostegno alle maternità più contrastate. Le offerte provengono da singoli o gruppi alla Fondazione Vita Nova di Milano, alla quale giungono anche le richieste dei Centri di Aiuto alla Vita di tutta l’Italia. La Fondazione fa da tramite tra donatore e mamma, assicurando la riservatezza ad entrambi, associando località sempre diverse e distanti fra loro.

 

In Italia sono oltre 15.000 i Progetti Gemma avviati ed erogati.
Nel Progetto Gemma il donatore e la mamma addottata sono sempre anonime e di città diverse.

Come aderire al Progetto Gemma

Se vuoi adottare a distanza una mamma e aiutarla economicamente a crescere il suo bambino puoi contattare la Fondazione Vita Nova o scaricare il modulo per la richiesta di adozione cliccando il pulsante qui sopra “Aiuta subito una mamma”.
Come funziona:
  1. Fondazione Vita Nova raccoglie le domande di aiuto che arrivano dai Centri di Aiuto alla Vita sparsi in tutta Italia e provvede all’abbinamento tra adottante e adottato.
  2. L’adottante (se si tratta di un gruppo il responsabile del gruppo) riceve da Fondazione Vita Nova tutte le informazioni necessarie per avviare le pratiche di adozione e invia sul conto corrente postale o bancario del CAV indicato l’importo del progetto (suddiviso in rate concordate).
  3. Il CAV incaricato della gestione del progetto informa costantemente gli adottanti sull’andamento della gravidanza, la nascita, la crescita del bambino. Il CAV comunica il nome, la data di nascita e, se la mamma lo consente, anche invia una fotografia agli adottanti. La mamma “adottata” riceve integralmente le somme erogate , direttamente o in generi o servizi di pari importo a seconda dei bisogni e delle esigenze reali.

A fine progetto Gemma una mamma ha consegnato all’operatrice del CAV di Trieste questo biglietto con la preghiera di inoltrarlo al gruppo di adottanti:

“Per ringraziarvi avrei bisogno di ben più di due righe perché quello che siete stati tutti Voi per noi è veramente troppo importante. Vi stringo in un abbraccio simbolico che vi rimandi una parte del calore che voi in maniera discreta mi avete fatto sentire in tutti questi mesi. Ho passato momenti difficili e sicuramente ne verranno ancora, ma mai un momento di pentimento sulla Vita che il Signore mi ha messo tra le braccia. Mi sentirò realizzata solo il giorno in cui finalmente potrò anche io aiutare una donna a fare la scelta più giusta garantendole un aiuto e soprattutto una mano tesa come è stata la vostra per me. Grazie, vi porterò nel cuore sempre.”

non aspettare, fallo oggi stesso

Contattaci adesso, inizia a sentirti meglio!

L’attesa di un bimbo è un banco di prova ed è piena di fragilità emotiva. Noi siamo qui per te.
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